pezzo della settimana: Empress of/Kitty Kat

Chaos?No, thanks ovvero io resisto

Posted: Novembre 22nd, 2008 | Author: | Filed under: lesbian life | Commenti disabilitati su Chaos?No, thanks ovvero io resisto

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mi sveglio e in mente ho

Amanda Palmer/Runs In The Family.mp3

post veloce causa mille cose da fare. ma in un minimo di cose le
devo dire che è un periodo veramente caotico, più per le persone che mi
girano intorno che per me, e dire che io avrei un po’ di motivi per
essere incasinata, ma ormai ci ho fatto così tanto l’abitudine che
manco me ne accorgo più.

scopro soprattutto, con grande sorpresa, quanto molte persone che
teoricamente hanno una vita più equilibrata e solida della mia, in
termini di lavoro, casa e affetti, alla fine si rivelino molto molto
più squilibrate e irrisolte della sottoscritta.

ora, io lo so che mi sono fatta il mazzo per essere quello che sono,
e soprattutto per sapere cosa e chi sono ora e qui, ma pensavo che pure
gli altri, nel frattempo, avessero fatto la stessa cosa e invece no,
ogni voltami stupisco di quanto siano insicuri, fragili, incapaci di
dirsi sono così, cazzarola, sono così e voglio questo e ho paura, ma lo
voglio.

e grazie alla mia crazylittlegirl divento buddista senza praticare, ah potere dell’amore.
Un po’ di dritte per far vivere questo nuovo blog: i prossimi
imperdibili concerti nella capitale, ai quali io cercherò di essere
ovviamente e dei quali vi darò reviews e spero foto mie.
-stasera 22 sabato all’Init
The dead science
Eveline [che sono una palla]
Sea Dweller ["just beetwen us" e non solo, ricorda un pò troppo i foo fighters, ma si fanno ascoltare]
– il 24 lunedì al Circolo degli artisti
Joan Wasser, aka Joan As Police Woman
– il 25 martedì al Circolo degli artisti
Jana Hunter
– il 26 mercoledì al circolo degli artisti
Television Personalities
oppure al Qube
A toys orchestra
oppure all’Init
Bad Dudes
-il 27 giovedì all’Init
Psychic TV
– il 29 sabato all’auditorium della conciliazione
Tracy Chapman [che non è ancora sold out ma pare siano rimasti solo i biglietti per sedersi in braccio a lei!]
ma io sarò al Traffic per
Grrrls in the garage
+ The legendary kid combo
o forse all’Init
Wildbirds and peacedrums

sto tenendo un blog gemello su wordpress questo per una serie di ragioni che poi vi spiegherò, prima fra tutte il non riuscire sempre a collegarmi col benedetto noblogs 


le gru di portsmouth ovvero the cranes

Posted: Ottobre 8th, 2008 | Author: | Filed under: cool stuff | Commenti disabilitati su le gru di portsmouth ovvero the cranes

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mi sveglio e in mente ho

the cranes – Worlds.mp3

leggendo una delle mie riviste online di musica preferite butto gli occhi su questa uscita accompagnata da una prossimissima gig al circolo.
I Cranes, band degli anni ’80, very vintage, che facevano un’ interessante gothic rock, di cui si persero le tracce alla fine degli anni ’90.
Ve li consiglio perchè la voce di lei, Alison Shaw è davvero molto particolare e originale, piuttosto da bambina direi, che ben si adatta al genere di musica che hanno prodotto negli anni.
La band è essenzialmente composta da lei e suo fratello Jim, e dopo un silenzio durato diversi anni sono tornati a sfornare musica, questa vlta decisamente più sfacciatamente elettronica, ne 2001 con l’album "Future Songs", seguito a ruota dall’interessante "Particles and waves".
L’ultimo lavoro di questi inglesi di Portsmouth s’ intitola semplicemente "Cranes" e, parola mia, vale davvero la pena, per cui scaricate gente, scaricate e magari andateveli a vedere in una delle prossima esibizioni italiane, dove restano un gruppo mitico [soprattutto per i fan dei Cure, con i quali fecero all’epoca un mitico tour] e molto amato.


live at Circolo degli artisti il 21/10/08


Solex ovvero copia e incolla d’autore

Posted: Settembre 22nd, 2008 | Author: | Filed under: brand new women | Commenti disabilitati su Solex ovvero copia e incolla d’autore
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mi sveglio e in mente ho
solex-yadda yadda no1.mp3
 
hey guys,

lazy sunday uh?

lo so, lo so ho sentito via phone un bel pò di voi e la maggior parte o stava recuperando dai postumi del crazy saturday oppure stava in depressione per non avere passato un crazy saturday chiedendosi "come è"?

alla fine la Mz. ha risposto alla mia chiamata e siamo andate al festival delle arti eccentriche BABA che si teneva ieri all’ex lavanderia dell’ex manicomio di Roma.
una struttura enorme, bellissima e ovviamente riciclata nel modo più improduttivo: piena di uffici del municipio. E’ immerso in un bel parco pieno di alberi che il quartiere sta chiedendo da anni di fare liberare dalle macchine di inutili impiegati e lasciarlo libero a pedoni, bici, bambini durante il giorno e attività culturali e sociali la sera.
se vi capita di andare dalle parti di Montemario fateci un salto anyway i link ve li ho dati.

tutto ciò per dire che i vari ascolti che ci hanno propinato al festival, alcuni dei quali veramente improponibili alle mie orecchie, altri più interessanti, altri veramente osceni qualitativamente parlando [e fidatevi che io sono una molto aperta] mi hanno fatto venire in mente questa artista, di cui per altro si parlava lo scorso we con la reginazabo.

Di Solex ne parlai in radio diversi anni fa, non credo che da allora sia diventata molto più famosa in Italia, ma tant’è mi fa piacere riparlarne ora e raccontarvi un pò di cose su di lei.

Solex, aka Elizabeth Esselink è una tipa di Amsterdam che per anni ha avuto questo negozio di dischi usati e quindi in qualche modo è sempre stata dentro la musica, soprattutto  creandosi una cultura non indifferente.
Poi un giorno, grazie all’acquisto piuttosto casuale di un campionatore e di un otto tracce ha cominciato a mettere insieme le due cose: fare musica e usare la musica che possedeva.
usando la tecnica del cut up [cioè tagliare e cucire insieme pezzi, sample e suoni di altri brani], attingendo alla sua sterminata collezione di dischi ha cominciato ad elaborare delle produzioni originali e molto interessanti, riuscendo, a differenza di molti artisti che hanno usato la stessa tecnica a livello sperimentale, a ricavarne delle vere e proprie canzoni. leggi: ascoltabili!

Il primo album Solex Vs The Hitmeister, con la benedetta Matador risale al 1998, l’ultimo Laughing Stock Of Indie Rock pubblicato con la sua brand new etichetta del 2004.
Dentro i suoi pezzi ci sono migliaia di altri pezzi in un copia e incolla artistico che inventa e reinventa. roba molto seria ragazzuole e decisamente di mio gusto.
Dal suo sito si legge il suo ultimo progetto in fieri: se ne va in giro con una barca, per l’olanda, tira su musicisti con i quali è in contatto nelle 12 province [o regioni sarebbe meglio dire] olandesi e registra sulla barca le loro improvvisazioni.
Alla fine dal materiale registrato, col sua tecnica del cut ‘n paste ne farà un album con 12 canzoni, una audio guida dell’olanda. il progetto si chiama Solex Ahoy, si puo seguire su questo blog e secondo me è fantastico!
Scaldate il mulo che se ne trovano di cosette sue, quindi niente scuse.

ah il suo negozio, se vi capita di passare per amsterdam o se volete fare un ordine è questo.

discografia essenziale obbligatoria:

 
Solex
vs. the Hitmeister, Matador Records [1998]
Pick
Up,
Matador Records [199]
Low
Kick and Hard Bop
, Matador Records [2001]
The
Laughing Stock Of Indie Rock, Discmeister [2004]

people are strange II ovvero gente che va gente che viene…

Posted: Settembre 18th, 2008 | Author: | Filed under: lesbian life | Commenti disabilitati su people are strange II ovvero gente che va gente che viene…

 
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mi sveglio e in mente ho 

 
ladytron_weekend.mp3

 

gente che va gente che viene…

per fortuna che la vita è così strana che così come la gente che credi sia simpatica e con la quale ti pare poter condividere un pezzo di strada bell è buon (improvvisamente) la perdi come niente e ti chiedi: ammazza e menomale che ho 35 anni e certe cose le dovrei capire prima? altra nuova ne arriva…e nonostante influenza e palle varie si vive gente, si conosce, si approfondisce e ci si prepara allegramente ad un inverno pieno di musica.

la verità è che uno ne può avere tremila di anni, se gli piacciono le persone e quello che hanno di originale e di unico, sempre uguale resti.
io, personalmente, un pò stronza ci sono diventata questo è sicuro. ma sono consapevole del fatto che do anche tanto alle persone, quelle che mi interessano veramente, che non significa che dia le cose giuste o quelle che desiderano per carità, ma almeno ci provo sicuro, e trattasi di me senza finzioni e senza abbellimenti fittizi.
e insomma tutta sta manfrina per dire che ultimamente ho messo una pietra sopra (ma bella grossa neh) un paio di persone (avrei voluto anche metterle proprio fisicamente sopra quelle persone, ma mi hanno detto che è perseguibile) e la cosa molto divertente è che entrambe ancora mi devono spiegare dopo un periodo sufficientemente lungo fatte le dovute proporzioni che cazzo hanno da essere incazzate con me…ma si sa le donne hanno tutto un loro linguaggio che a volte forse è meglio non arrivare a capire va, mettiamola così.
per quello che conta ora.

la differenza è che io davvero mi preoccupo per le persone che amo, e non sono capace di chiamare per dire: ue come stai ho sentito che stai male, senza sentirlo davvero, e se lo sento davvero significa che quella persona, per quanto male possa avermi fatto, io la amo e me ne fotto del rancore idiota che posso aver provato o rabbia o risentimento. mi preoccupo, sinceramente, ergo sti cazzi quello che è stato, vuol dire che sento che quella persona è importante per me, e vado avanti.

invece vedo che non è una pratica diffusa codesta.

"ciao come stai ma allora come è successo ecc. ecc." in realtà significa "sai nonostante ti odi a morte sono troppo educata per non chiamarti".

la mia idea sull’educazione di questo tipo? mi fa cagare, tanto per metterla giù chiara.

insomma dicevo tutta sta tarantella per dire che le persone hanno un’idea del tempo in genere assai diversa dalla mia.
e lo so che la mia lascia un tantinello a desiderare.
ossia per farla breve io penso che non ci sia tutto sto tempo.
e che le cose o sono o non sono.

se sono legata ad una persona, qualsiasi tipo di legame io possa sostenere, o voler costruire è meglio qui e ora,

oppure è meglio sparire e non lasciare traccia di sé, almeno non volontariamente, che qualche traccia sempre si lascia.

perchè io penso che andiamo verso la vecchiaia e la morte, sempre che ci si arrivi. quindi di quel poco tempo che c’è ne rimane sempre meno non so se ho reso l’idea.

insomma non so se è l’influenza a spingermi a queste riflessioni o solo il riaffiorare di certe sensazioni di mancanza e di pienezza, ma fatto sta che mi vengono e ve le volevo raccontare, male, ma ci ho provato.

oggi vi lascio un link da andarvi a guardare pigre che non siete altro, e nei giorni scorsi ne hanno fatto anche un articolo su nienteprotodimeno che la repubblica, ah però!

il sito della sedicente Betty Moore che disegna e descrive impietosamente tutte le tamarre e i tamarri che le capitano a tiro, sicuro ci state pure voi (e io).

per la mia crazylittlegirl:


mi pare che flagstaff in effetti sia un pericoloso ricettacolo di country music, e spulciando nel programma del Orpheum Theater che sembra sia la struttura più notevole della zona, c’è solo blues tipo "Joe Bonamassa", il nome è tutto un programma.
ma pare ci sia anche una notevole scena southern rock, che è molto più interessante alle nostre orecchie, c’è un distributore di dischi "arizona indie"(?) ma non si capisce se esiste un negozio o vendono solo per posta, che si chiama 555 recordings, esiste una girl band niente male che si chiama Possum Moods (clicca per sentirle) [se trovi un cd porta a casa], pare non ci sia nessuna associazione ufficiale LGBTQ, chissà perchè, e però cerca che trovi…un posticino dove fanno lesbian readings e altre interessanti iniziative gaie c’è…è il Macy’s European Bakery and Coffee House. 14 S. Beaver St. Flagstaff.
io mi sarei sparata dopo due giorni, pineta esclusa of course!!!


phoebe la pazza e comunicazione di servizio…

Posted: Settembre 13th, 2008 | Author: | Filed under: live review | 6 Comments »

 
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mi sveglio e in mente ho

The Actions/goodsensation.mp3

 

oh beh,

il concertino della phoebe non era sto granchè.

non brutto per carità, no, ma una scaletta un pò folle, come mi faceva saggiamente notare la mia sorella terrona, con i pezzi più belli e scatenati all’inizio e poi una fila di pezzi più pallosi uno dietro l’altro.

vabbè, la signora in questione aveva gli occhi da pazza ed era simpatica, anche se in quanto a voce lascia un pò a desiderare, nessuna stecca o altro, solo poca verve per i miei gusti.

poco male ci rifaremo.

ho poco da dire folks, cervello perso in altre cose, appena rientrata dal lavoro, la mia bici vintage anzi mi permetto di dire supervintage alternative è con me…va una bomba ed è meglio di qualsiasi insulsa city bike in circolazione [con tutto il rispetto ma non c’è paragone:avete presente quelle nere con i freni a bacchetta!]… 

domani si riposa mi dedicherò a segnalarvi something good da ascoltare folks, per ora riposo e relax…e teatro stasera che c’è ancora questo.

e la visita della reginazabo in città che è sempre un evento!

p.s ovvero comunicazione di servizio dritto dritto in Arizona!

mia crazylittlegirl, non è che non ti sto scrivendo, semplicemente le lettere mi tornano indietro perchè: hai la casella di posta PIENA!!!please do something, love. 

questa è la cosa più simile alla mia bici che ho trovato: