pezzo della settimana: Empress of/Kitty Kat

people are strange II ovvero gente che va gente che viene…

Posted: Settembre 18th, 2008 | Author: | Filed under: lesbian life | Commenti disabilitati su people are strange II ovvero gente che va gente che viene…

 
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mi sveglio e in mente ho 

 
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gente che va gente che viene…

per fortuna che la vita è così strana che così come la gente che credi sia simpatica e con la quale ti pare poter condividere un pezzo di strada bell è buon (improvvisamente) la perdi come niente e ti chiedi: ammazza e menomale che ho 35 anni e certe cose le dovrei capire prima? altra nuova ne arriva…e nonostante influenza e palle varie si vive gente, si conosce, si approfondisce e ci si prepara allegramente ad un inverno pieno di musica.

la verità è che uno ne può avere tremila di anni, se gli piacciono le persone e quello che hanno di originale e di unico, sempre uguale resti.
io, personalmente, un pò stronza ci sono diventata questo è sicuro. ma sono consapevole del fatto che do anche tanto alle persone, quelle che mi interessano veramente, che non significa che dia le cose giuste o quelle che desiderano per carità, ma almeno ci provo sicuro, e trattasi di me senza finzioni e senza abbellimenti fittizi.
e insomma tutta sta manfrina per dire che ultimamente ho messo una pietra sopra (ma bella grossa neh) un paio di persone (avrei voluto anche metterle proprio fisicamente sopra quelle persone, ma mi hanno detto che è perseguibile) e la cosa molto divertente è che entrambe ancora mi devono spiegare dopo un periodo sufficientemente lungo fatte le dovute proporzioni che cazzo hanno da essere incazzate con me…ma si sa le donne hanno tutto un loro linguaggio che a volte forse è meglio non arrivare a capire va, mettiamola così.
per quello che conta ora.

la differenza è che io davvero mi preoccupo per le persone che amo, e non sono capace di chiamare per dire: ue come stai ho sentito che stai male, senza sentirlo davvero, e se lo sento davvero significa che quella persona, per quanto male possa avermi fatto, io la amo e me ne fotto del rancore idiota che posso aver provato o rabbia o risentimento. mi preoccupo, sinceramente, ergo sti cazzi quello che è stato, vuol dire che sento che quella persona è importante per me, e vado avanti.

invece vedo che non è una pratica diffusa codesta.

"ciao come stai ma allora come è successo ecc. ecc." in realtà significa "sai nonostante ti odi a morte sono troppo educata per non chiamarti".

la mia idea sull’educazione di questo tipo? mi fa cagare, tanto per metterla giù chiara.

insomma dicevo tutta sta tarantella per dire che le persone hanno un’idea del tempo in genere assai diversa dalla mia.
e lo so che la mia lascia un tantinello a desiderare.
ossia per farla breve io penso che non ci sia tutto sto tempo.
e che le cose o sono o non sono.

se sono legata ad una persona, qualsiasi tipo di legame io possa sostenere, o voler costruire è meglio qui e ora,

oppure è meglio sparire e non lasciare traccia di sé, almeno non volontariamente, che qualche traccia sempre si lascia.

perchè io penso che andiamo verso la vecchiaia e la morte, sempre che ci si arrivi. quindi di quel poco tempo che c’è ne rimane sempre meno non so se ho reso l’idea.

insomma non so se è l’influenza a spingermi a queste riflessioni o solo il riaffiorare di certe sensazioni di mancanza e di pienezza, ma fatto sta che mi vengono e ve le volevo raccontare, male, ma ci ho provato.

oggi vi lascio un link da andarvi a guardare pigre che non siete altro, e nei giorni scorsi ne hanno fatto anche un articolo su nienteprotodimeno che la repubblica, ah però!

il sito della sedicente Betty Moore che disegna e descrive impietosamente tutte le tamarre e i tamarri che le capitano a tiro, sicuro ci state pure voi (e io).

per la mia crazylittlegirl:


mi pare che flagstaff in effetti sia un pericoloso ricettacolo di country music, e spulciando nel programma del Orpheum Theater che sembra sia la struttura più notevole della zona, c’è solo blues tipo "Joe Bonamassa", il nome è tutto un programma.
ma pare ci sia anche una notevole scena southern rock, che è molto più interessante alle nostre orecchie, c’è un distributore di dischi "arizona indie"(?) ma non si capisce se esiste un negozio o vendono solo per posta, che si chiama 555 recordings, esiste una girl band niente male che si chiama Possum Moods (clicca per sentirle) [se trovi un cd porta a casa], pare non ci sia nessuna associazione ufficiale LGBTQ, chissà perchè, e però cerca che trovi…un posticino dove fanno lesbian readings e altre interessanti iniziative gaie c’è…è il Macy’s European Bakery and Coffee House. 14 S. Beaver St. Flagstaff.
io mi sarei sparata dopo due giorni, pineta esclusa of course!!!


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