where white people begin the whitening process
Posted: Marzo 14th, 2008 | Author: donasonica | Filed under: blogs e siti | 4 Comments »http://www.youtube.com/watch?v=AUL7yvy6pB8
questo per grunge che se ne ritorna nella fucking boring england
http://www.youtube.com/watch?v=AUL7yvy6pB8
questo per grunge che se ne ritorna nella fucking boring england
http://www.youtube.com/watch?v=QcMEL3_YsVI
questo lo dedico alla regina, che non apprezza Ellen per la sua nazionalpopolarità.
e vero e nazionalpopolare ma magari qualcuno dicesse una cosa così in un modo così semplice dalle nostre parti…
[nonostante non abbia fatto la samba neanche stamattina… ]
ok oggi doppio post, perchè questo è triste allora siccome volevo scrivere pure qualcosa di allegro l’altro è allegro.
per i deboli di stomaco passare direttamente all’altro.
se siete ancora qui, oggi ho fatto una cosa bella cui dedicherò un post, nei prossimi giorni: mettere in cornice i biglietti dei concerti.
lo so sarà pure adolescenziale ma la musica è una delle cose cui dedico più tempo per cui…eppoi ognuno ha i suoi cimeli.
Ho cominciato a liberarmi dei libri e altre cose cui ero affezionata dopo l’ultimo trasloco, in quantocche i libri "pesano"…lasciatemi qualcosa cui attaccarmi perdio.
fatto sta che nelle scatole, dove peraltro non ho trovato tutti i biglietti che avrei dovuto [dubbi ti assalgono, incertezze, scracth scracht, marò vuoi vedere che…ma io mi ricordavo che stavan qua…ma la scaletta con autografo di joan as a police woman…ma il biglietto di reading…cazz]trovo anche delle lettere della afona di cui parlavo in un precedente post, e non posso astenermi dal leggerne dei pezzi, lo so si chiama masochismo, lo so.
ebbene, paradossalmente mi diverto a scoprire un pezzo di una lettera in cui dice testualmente, rispondendo a chi le chiedeva dove sei stata:
"dove sono stata nel weekend?
eh, in giro, uh, un lungo interminabile giro su di un letto trovato da qualche parte in una casa senza finestre.madonna santa.
ho sbagliato.prima di arrivare lì ho preso un treno trieste-brescia, sola andata.solo un vagone.solo un biglietto, pagato 2 volte. una tendina dal colore incerto che ha visto migliaia di persone e mai nessuno che la sorprendesse così, una bottiglia di uischi e coca, un pacchetto di sigarette e di nuovo il vuoto allo stomaco, le vertigini delle montagne russe, silenzio, parole, sguardi fluidi come crema, dolce, fragranze profumate.
mani odori, respiro leggero, pesante, che abbraccia corpi morbidi, sopresi, tesi.
vuoto, stracolmo, sensazioni che si alternano come onde, incontrollabili e poi, dighe qua e là, con geniale maestria.
eravamo lì, dovunque, da nessuna parte, dentro, tutto, ancora, dippiù, troppo, no non ancora troppo.
lei che mi fa sorridere perchè mi sembra di sentirla mentre si chiede, mentre mi chiede silenziosamente: chi sei tu?
chi sono io? che vuoi che ne sappia, sono in giro con questo corpo sottile e spesso ansioso, che non si stanca mai di cercare, del resto tu chi sei?
non rispondermi, ti prego, ho l’impressione di sapere in ogni attimo tutto quello che mi interessa.
il resto, i contorni spigolosi cosa vuoi mi interessino ora, serviranno solo a ferirti, a tagliarti.
si, io lo so, alla fine avrai un nuovo taglio sul tuo morbido corpo, un nuovo segno.
ma intanto aspetta.
ci penserai poi".
dico io: ma quando ho letto codesta follia non ero capace di intendere e di volere giusto? no perchè qualsiasi persona di buon senso direbbe scappa chest è pazz o no?
mentre comincio le mie danze della primavera [che non se ne può più] e mi accingo a riprendere la caccia a penelope aka Lord Darth Vader prendo tempo e metto mano a una cosa che avevo in mente di fare quando lasciando la casa dell’abbandono mi ritrovai per le mani tapes risalenti agli anni ’90 dico anni novanta gente che fossero un fracco di anni fa li mortacci mia…
bando all’autocommiserazione rimbocchiamoci le maniche che certa musica non l’abbiamo risentita mai più e mulo a tutto gas per recuperare quelle compilation fatte da me con cui mi sollazzavo le orecchie…impresa non facilissima ho scoperto, alcuni pezzi non si trovano!
in caso qualcuno di passaggio da ste parti possedesse alcuna di queste cose pregasi di contattare la sottoscritta per scambi culturali, se avete voglia di fare una cosa del genere con la vostra musica fatemi sapere sò curiosa. questo il primo compito:
1996
AA.VV. Tippitoes culture
side a
1) primus/tippitoes
2) beck/in a cold as fashion
3) boss hog/beehive
4) helmet + house of pain/just another victim
5) jon spencer blues explosion/bellbottom
6) fishbone/drunk skitzo
7) cypress hill/lick a shot
8) boss hog/i idolize you
9) R.A.T.M./bullet in the head
10)girls against boys/megattraction
11)N.I.N./i do not want this
side B
1) Primus/Dal davis tree
2) white zombie/grease point…
3) chokebore/narrow
4) Unwound/Broken Estring
5) surgery/ little girl
6) southern culture on the skids/jabberjammin
7) boss hog/punkture
8) sonic youth/chapell hill
9) pavement/range life
10)therapy?/knives
11)tad/greasebox
12)J.S.B.E./sweat
switched off
ieri per la seconda volta ho visto Caramel (sempre per quella storia che non so resistere ai desideri…)
e devo dire che la signora Nadine ha fatto davvero un bel lavoro…così oggi incuriosita mi metto in cerca di notizie sulla signorina in questione (nonchè bella femmina decisamente) e scopro alcune cose interessanti su di lei e sul film che non sapevo, ve ne dico solo 3:
1) è una regista di video musicali, molto conosciuta in Libano
2) e ancora più bona nelle foto che si trovano in giro sul web
3) le protagoniste del film non sono delle attrici professioniste e nella vita fanno tutt’altro, in particolare la donna che interpreta Rima, lesbica pre pre coming out, fa la direttrice commerciale per una grande azienda di elettrodomestici.[ah però!]
4) e, ma questo lo sospettavamo, da quelle parti la ceretta se la fanno col caramello veramente…
premesso che non ho mai fatto una ceretta in vita a sto punto so curiosa della ceretta al caramello che ti puoi pure smanguicchiare prima della ceretta ovviamente…
tornando a cose serie il film va rivisto.
Mi piace il modo in cui pensa alla sua città e alla sua cultura questa donna (il film è girato in libanese) che gli accenni alle brutture della violenza sia nascosti in cose piccole tipo la B del nome del salone (Si Belle) rovesciata, e al fatto che alcune storie sono talmente semplici e immediate che anche una donna non abituata ad un macchina da presa possa essere capace di trasmettere emozioni in modo così intenso (la scena di Rose che si strucca quando decide che non può recuperare gli anni perduti con un colore e un trucco) o la donna senza nome nella penultima scena.
e, ma questo non dipende da film, mi fa piacere essermi ricordata ieri di quanto è bello andare al cinema a vedere un bel film e condividerlo con qualcuno [insieme ai poppicorni e ai sorrisi].
nanonano