pezzo della settimana: Empress of/Kitty Kat

certe non si accontentano mai ovvero chi cazzo è elisabetta muritti?

Posted: Luglio 14th, 2008 | Author: | Filed under: lesbian life | Commenti disabilitati su certe non si accontentano mai ovvero chi cazzo è elisabetta muritti?

 
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mi sveglio e in mente ho

 
Lara Martelli – Stupid Desires.mp3

 

e soprattutto perchè lei scrive di musica addirittura parlando di icone e personaggi importanti della nostra storia come joni mitchell senza avere la minima cognizione di causa e prentendo di essere cool solo perchè ha infarcito il suo ridicolo articolo di qualche parola molto "giovane" come figo o drogato?

io detesto soprattutto chi come lei scrive un finto articolo in cui vorrebbe descrivere un periodo, un atmosfera, delle storie concludendo con una cazzata enorme senza nemmeno saperla prima giustificare o preparare almeno.

non dovrei linkarlo ma per farvi capire che non sono pazza leggete qua.

mi vengono i brividi.

passiamo oltre. stasera alle terme di caracalla i raveonettes che sapete chi sono e se non lo sapete google+myspace vi faranno fare un’idea quindi potete fare da soli.

io per me stasera oltre agli yankeeslosangelini vado a sentire questa signorina italiana, una voce in fuga direi, che spero decolli presto. a me piace. acerba ma bella.

oggi non ho voglia di raccontarvi le cose, giusto un paio di dritte e una lamentela quindi accontentatevi, per tutte le altre: la sonica sta alle terme di caracalla stasera quindi state avvertite se dovete rompere le ovaie andate affanculo da un’altra parte.

ahhhh quando ci vuole ci vuole.

Stupid Desires

Everytime i wake in the morning
i see something different in your eyes
there is something strange in the moonlight
can i see your smile again
would you buy me the moon
would you buy me
everything
and put into my arms

i’m full of stupid desires
how can i stop to cry
when i’m full of stupid desires
that doesn’t mean that

would you buy me the stars
would you buy me the moonlight
would you see me for a while
just like a i am
everything
and put into my arms

i’m full of stupid desires
how can i stop to cry
when i’m full of stupid desires
that doesn’t mean that
just like i am
just

would you buy me
would you buy me
would you buy me
would you buy me
would you sing to me my love
would you sing to me my love


due o tre cosette di un sabato pigro ovvero mercedes sosa, camille e sigur ros mancati

Posted: Luglio 13th, 2008 | Author: | Filed under: live review | Commenti disabilitati su due o tre cosette di un sabato pigro ovvero mercedes sosa, camille e sigur ros mancati
 

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Nouvelle Vague – 09 – A Forest (The Cure).mp3
 
un pò di cosette da dire my friends.

1) concerto della mercedes sosa bello per certi versi deludente per altri: bello perché non l’avevo mai vista dal vivo e fa comunque un certo effetto anche se seduta, anziana e malata. E’ una tipa che ha fatto le sue battaglie e si vede, gli argentini l’adorano e tra il pubblico sventolavano bandiere biancazzurre (e non erano del napoli) e molti cantavano e chiedevano a gran voce altri pezzi, che pare lei non abbia cantato. una signora molto interessante, madre di una amica nonchè tumbler woman B* mi raccontava della storia di Mercedes, di cosa ha rappresentato durante gli anni della dittatura la sua musica e la sua stessa presenza.
Paula, così si chiama la signora interessante, era la più delusa, forse perchè anche la più esperta e quindi quella con maggiori  aspettative dal concerto in sé, voleva una cosa più politica ha detto, e invece mercedes ha dedicato gran parte dello spettacolo a duettare con alcuni ospiti, canzoni non sue e non molto impegnate appunto.
era pure il suo 73simo compleanno e, diceva la sosa, era felice di festeggiarlo così.
sicuramente l’operazione marketing delle nuove leve argentine era palese, come suggeriva Paula, ma per noi non esperti è stata comunque un’esperienza preciosa, davvero.
e scoprimmo così pue una simpatica e bella brasiliana che risponde al nome di marcia castro sulla quale mi documento e vi faccio sapere presto.

2) stasera i sigur ros e me li sono persi, auditorium esaurito beato a chi se li è visti, siouxsie è passata e io non me la sono sentita di andare a vederla, non ho troppa forza d’animo e mi poteva veramente venire la depressione indi per cui ho dato forfait.

3) My little crazy L* mi fa conoscere questa signorina di cui non sapevo nulla, Camille Dalmais, in arte solo Camille trentenne parigina che in effetti non sapevo di avere già sentito nel gruppo nouvelle vague [che pare sia la traduzione in francese della parola portoghese "bossanova"] che imperversavano qualche anno fa, un gruppo in cui si alternavano diverse voci femminili, tra cui Camille che riproponevano pezzi new wave e punk in chiave bossanova (mitica la versione dei joy division "love will tear us apart" e "a forest" dei cure che vi metto qui!)
e allora avanti mulo…
dispiaciuta del fatto che si è esibita il 2 luglio a roma e io non se sapevo nulla cavolini, mi scarico i suoi album che vi elenco dopo, le fil è la cosa più interessante, ma anche l’ultimo lavoro mi è piaciuto assai  (da cui è tratto il tormentone di oggi).
poco si sa della signorina camille, come vita privata, ma poco male, che a noi non amanti del drama non piacciono molto i cazzi privati quanto piuttosto il fatto che sia un’artista molto innovativa, curiosa, intrigante, che propone una musica personalissima carica di beatbox, jazz, funky e pop raffinato, come si usa dire ultimamente.
e siccome anche io penso che "ce l’ho e non mi viene da dio" beccatevi sto testo così divertente e provocatorio, decisamente:

allez Camille Simon Sonia allez
allez Camille Simon Sonia Florence allez
allez Camille Simon Sonia Florence Hervé allez
I didn’t get it from the lord
But i know i got it
I know i got it
I didn’t get it from the lord
I got it from my brother
I didn’t get it from the lord
But i know i got it
I know i got it
I didn’t get it from the lord
I got it from my brother
I got it from my sister
I got it from my mother and father
I got it from myself
Papa dépêche toi
Ton coca va être froid
Papa dépêche toi
Ton coca va être
ton coca va être
froid
dépêche toi
Ton coca va être froid
Papa dépêche toi
Ton coca va être
ton coca va être
1 2 3 4
I didn’t get it from the lord
But i know i got it
I know i got it
I didn’t get it from the lord
I got it from my brother
I got it from my sister
I got it from my mother and father
I got it from myself
from my father in law
and my brother in law
and my sister in law
and my uncle in law
my cousin in law
my god father in law
my step father in law
my step sister in law
what about my hamster hamster in law
from the roots deep down my family tree
grows my branch and music sets me free
Papa dépêche toi
Ton coca va être froid
Papa dépêche toi
Ton coca va être
ton coca va être
froid 

 
discografia:
 
– Le sac de filles, 2002 
– Le fil, 2005
– Live au Trianon, 2006  
Music Hole, 2008
 

che c’entro io con sex and the city?

Posted: Luglio 4th, 2008 | Author: | Filed under: lesbian life | 4 Comments »

 
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mi sveglio e in mente ho

01 The Backlash Blues.mp3

hey, post on the run che tengo miliardi di cose da fare e io il tempo non so proprio che fine faccia peggio dei soldi!

ok mia sorella mi ha convinta a dedicarmi a guardare finalmente la serie del titolo, la sapete tutte lo so.

non mi ha mai intrigata non so perchè, forse perchè ero più attirata da l world e altre serie meno come dire fighe etero forever, ma devo dire che alla fine mi sta piacendo.

alcune puntate sono noiose come il dottor zivago sparato alle tre di un torrido pomeriggio estivo, ma altre sono veramente spassose.

in particolare nella prima serie c’è sta scena che io personalmente ho trovato esilarante ed è applicabile esattamente alle lesbiche come alle etero.

e samantha è il mio idolo ovviamente, che ne parlamm a fà so msml (male-minded lesbian), you know!!!

carrie: stai dimenticando un dettaglio importante: le donne tradiscono

charlotte: sì, ma è completamente diverso

samantha: e cioè?

charlotte: noi non andiamo in giro a saltare addosso a tutti gli uomini che forse ci attraggono
 

samantha: non è vero,  parla per te
 

charlotte: non siamo spinte dal testosterone
 

carrie: e allora da cosa siamo spinte?
 

charlotte: le emozioni
 

samantha: vorrai dire gli ormoni
 

charlotte: no quella vocina interiore che ci dice è lui per sempre, è lui per sempre

samantha: tesoro, non puoi stare a sentire ogni stupida vocina che ti suona nel cervello: diventerai matta

la amo

ps. sull musica di oggi: era un infinità che non riuscivo più ad ascoltare questo pezzo senza scoppiare in lacrime, maledizione, oggi è stato bello rimetterlo e farmi una grande risata.


Cancion de las simples cosas

Posted: Luglio 1st, 2008 | Author: | Filed under: live review | 1 Comment »
 
http://www.youtube.com/watch?v=LCck3BQP1aA
 
discografia minima
 

Yo no canto por cantar, 1966
Homenaje a Violeta Parra, 1970 (Violeta Parra è una cantante cilena poi ve la racconto)
Hasta la victoria, 1972
Mercedes Sosa, 1979

 
 
mercedes sosa 09/07
auditorium parco della musica
roma

cristina dona’ live at Villa Ada 27/06

Posted: Giugno 28th, 2008 | Author: | Filed under: live review | 1 Comment »

 
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mi sveglio e in  mente ho

03 – Cristina Donà – Leclisse.mp3

oh beh complimentoni alla Cristina.

ieri concerto a villa ada, arrivo che è già cominciato, non per colpa mia.  io devo sempre ricordarmi di avviarmi da sola ai concerti, che ci si vede lì.

anyway.

la cristina è una donna veramente notevole, non sapevo che il suo pubblico fosse così gaio, non vedevo tante coppie lesbiche e tante superchecche cantare a squarciagola senza ritegno dall’ultimo pride.

altri mille punti: vuol dire che la sua musica è assolutamente fruibile e le sue parole sono capaci di interpretare le emozioni di molti.

lei è una cabarettista nata.

scherza, fa battute, vocine per presentare i pezzi, si prende per il culo da sola, cerca di coinvolgere il pubblico [esilarante quando chiede a due persone di venire a ballare un valzer sul palco e si presentano una tipa troppo simpatica e una completamente ubriaca, ci siamo ammazzati dalla risate e lei pure].

la donà si scorda le parole, e mi fa ridere questo fatto perchè ci scherza su anche, durante i pezzi.

il fatto è che quando il tuo pubblico canta le tue canzoni dall’inizio alla fine e tu sbagli le parole o ti spari la posa (che è un espressione nostrana per dire strike the pose proprio, stile vogue, ma inventata molto prima del vogue n.d.t.) e fai finta che lo fai apposta a cambiarle oppure soccombi e ti fai una risata.

la band ha le palle e gli arrangiamenti sono davvero interessanti, mi piace l’impatto dal vivo dei suoi pezzi.

non sono un esperta e non la seguo da anni, come invece molte altre persone tra il pubblico, ma ho recuperato la sua musica da un pò di tempo e sono felice che le mie aspettative live siano state addirittura inferiori a quanto è riuscita a mettere sul palco questa donnina qui.

respect sorella, massimo rispetto.

avrei voluto suonasse anche "niente di particolare", ma non si può avere tutto e sarà comunque un motivo in più per andare a rivederla presto [oltre che a farmi firmare un suo cd, da vera groupie].

non ho tante idee ne cose da dire stamane, ho il cuore che mi scoppia in petto e il cervello completamente fottuto, in balia di una tempesta incontrollabile.

vado a fare un tuffo per schiarirmi le idee. o almeno rinfrescarmi la cabeza.