pezzo della settimana: Empress of/Kitty Kat

scusate il ritardo parte II

Posted: Dicembre 6th, 2008 | Author: | Filed under: live review | 1 Comment »

  

well, well

finito il trasloco mi siedo finalmente a scrivere.

dicevamo del concerto di Joan as a police woman, al circolo degli artisti qui a Roma:  intanto, rispetto ad un anno fa, quando nella sala eravamo al massimo un 200 persone, devo dire che la fama di Joan è piuttosto cresciuta.

Non dico ci fosse il pienone, ma era certamente un pubblico da grandi occasioni, buon per lei.

Meno per noi, che non ci siamo divertite affatto.

Lei brava, indiscutibilmente, oltre che intrigante, ma per quanto la band che l’accompagna in questo tour sia tecnicamente migliore della precedente, manca un certo feeling e soprattutto la semplicità e l’immediatezza di prima. Alcuni pezzi fondamentali del suo precedente album "Real life" sono stati suonati quasi con svogliatezza, con poca cura, e soprattutto con delle piccole variazioni di arrangiamento che hanno peggiorato i pezzi piuttosto che aggiungere qualcosa di fresco; e le voci del chitarrista e del batterista, peraltro bravi appunto nelle vesti loro consone, facevano veramente indignare su di un pezzone come "I Defy".

Ora, dico io, dal basso della mia condizione di ascoltatrice appassionata: ma che problema hai, mia cara Joan?

Hai qualità da vendere, una voce dotata e soprattutto interessante, una bella capacità compositiva, affascinante presenza scenica, pure un bel paio di cosce, allora: qual’è il problema?

Perchè non ti dai come dovresti, la smetti di dire cazzate tipo: "o mio dio voi qui a roma avete il colosseo" [e ià!] e ci fai emozionare come sicuramente sai fare?

Stai avvisata!

L’ultimo album è decisamente deludente, il tour pure, hai un’altra chance da giocarti poi ti depenno.

Oh, e Joan è sistemata.

Passiamo a Jana Hunter [giana si pronuncia mannaggia a me], signorina  del Texas originale, picola piccola, con gli occhiali enormi e due occhioni chiari dietro , che pare che sta lì sul palco per purissimo caso e se la sta facendo pure sotto, con quei suoi pedali vintage e la chitarella a tracolla.

Eppure suona. Eppure emoziona.

Non ci guarda mai in faccia, suona 20 minuti e d’improvviso guarda dietro il mixer, stacca il jack, smonta i pedali a velocità supersonica e se ne va.

E io [e forse un altro paio di persone tra il pubblico] ci rimango di merda perchè ero andata per vedere lei!

Per fortuna che torna sul palco per recuperare delle cose e si avvicina dove sono io così posso dirle: oi, sei fantastica e le tue canzoni da brivido perchè te ne vai, mortacci loro, che sono venuta per sentire te?

E lei mi guarda sorride e dice grazie e che i tempi siano un po’ stretti stasera, e allora tocca a i Beach House , che peraltro sono molto belli e non è certo colpa loro…

Ma porca zozza, dico io.

Menomale che dopo altri 5 minuti viene a vendere qualche disco così che posso farci due chiacchiere, farmi autografare il cd e fare pure una bella figura di merda: me ne vado senza pagare.

"Oh allora grazie ancora, spero di rivederti presto, ciao".

Dopo 5 minuti stavolta sono io a tornare dentro e a dirle "oh scusa, ma mi sono dimenticata di darti i soldi, che manco te n’eri accorta".

"Non sono molto brava come venditrice, neh?"

"No, direi che sei peggio di me, ti conviene continuare a suonare".

Bella che è, speriamo di rivederla davvero in uno show tutto suo.

Giratevi i link disseminati se volete saperne di più su di lei, ma senon vi piace il new folk alla Devendra Banhart state alla larga, non è roba per voi.

Oh.

E per finire ho l’onore di consigliarvi qualcosa di veramente interessante:

La Jazera, una webradio alternativa veramente

E in particolare il programma della Miss R, che amica mia è, che per dirla facile facile è una delle dj più strafighe in circolazione, se non vi fidate controllate le sue playlist o meglio ancora ascoltate il programma:

NemaProblema

ogni mercoledì dalle 19.30 alle 20.30

Respect.

Jana Hunter discografia:

Blank Unstaring Heirs of Doom, Gnomosong [2005]

Devendra Banhart/Jana Hunter, Gnomosong [2005]

Carrion EP, Gnomosong [2007]

There’s no home, Gnomosong [2007]

P.S. La Gnomosong è l’etichetta messa su da quella peste di Devendra dateci un’occhiatina.

P.S. 2 se volete vedere qualche foto, e a breve un video di Jana fatevi un giro su flickr…


One Comment on “scusate il ritardo parte II”

  1. 1 Miss R. said at 1:51 pm on Dicembre 10th, 2008:

    ciao bella!
    bè sono onorata della “strafiga” pubblicità che mi hai fatto, spero di esserne all’altezza! Ma tu fai ancora radio? Perchè non entri a far parte de LaJazera, un computer,un microfono un semplice programma ed è fatta! Dai,dai,dai!
    Ah ora puoi commentare sul mio blog!
    Miss R.