pezzo della settimana: Empress of/Kitty Kat

nothing really changes: parlo della Zapata, e viene uccisa la Bacca

Posted: Aprile 14th, 2008 | Author: | Filed under: riot girrrls | 13 Comments »


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bikini kill/don’t need you 

bikini kill – dont need you.mp3

 

Don’t need you to say we’re cute
Don’t need you to say we’re alright
Don’t need your atti-fuckin-tude boy
Don’t need no kiss goodnight

We Don’t need you, We don’t need you
Us girls, We don’t need you

Don’t need you to tell us were’re good
Don’t need you to say we suck
Don’t need your protection
Don’t need your dick to fuck

We Don’t need you, We don’t need you
Us girls, We don’t need you

Does it scare you that we don’t
Need you?
Does it scare you boy that we don’t
Need you?
We Don’t need you, We don’t need you
Us punk rock whores We don’t need you

 

in questi giorni mi vengono solo post tristi e sconsolati.

lo so.

ieri riflettevo sulla morte di questa donna, che stava realizzando un progetto, che mi interessasse o meno non ha importanza.

e allora viene violentata e uccisa.

violentata e strangolata.

abbandonata lungo una strada.

e io non ce la faccio più a sentire queste storie.

non ce la faccio più a sentire storie di donne finite così perchè vogliono vivere, girare, guardare, camminare, dire.

perchè io sono una di loro.

perchè ogni volta che viaggio sento che sto rischiando di essere violentata e uccisa.

ogni volta devo fare finta di non avvertire questo pericolo.

per poter vivere, girare, guardare, camminare, dire.

ma comincio ad averne abbastanza di pararmi la figa così.

comincio ad averne abbastanza e prima o poi a qualche testa di cazzo di voi che siete in giro gli sparo un colpo in testa.

e col cazzo che mi sento in colpa.


13 Comments on “nothing really changes: parlo della Zapata, e viene uccisa la Bacca”

  1. 1 Benny said at 3:30 pm on Aprile 14th, 2008:

    Quando hai un pò paura ti preferisco

  2. 2 donasonica said at 3:43 pm on Aprile 14th, 2008:

    io no…

  3. 3 elide said at 4:18 pm on Aprile 14th, 2008:

    Io invece ti preferisco quando minacci e sei incazzata 🙂

  4. 4 penelopebasta said at 6:30 pm on Aprile 14th, 2008:

    ci sono altre opzioni? io ne avrei in mente altre.

  5. 5 penelopebasta said at 6:42 pm on Aprile 14th, 2008:

    Ma invece la questione è seria da fare paura. E che siano Stati Uniti, Turchia o Iran, è la stessa identica questione di sempre da migliaia di anni a questa parte. E’ questione di libertà negata, di autocensura, di mancanza di diritto alla vita, di non esistenza individuale.
    E restano cazzi. Come sempre.
    E non gli sparare, Sonica. Perché, a te, le attenuanti non le danno, che sei pure lesbica.

  6. 6 omaha_manu said at 7:12 pm on Aprile 14th, 2008:

    Penso non si possa che essere d’accordo con te, probabilmente anche nello “sparare”.
    Ma poi non lo facciamo perché appunto, ci rimetteremmo sempre e soltanto noi.

  7. 7 Benny said at 10:26 pm on Aprile 14th, 2008:

    Nata sotto il segno dei Gemelli e da sempre dilaniata da due forze, tra le quali io mi sento come uno di quei prigionieri medioevali le cui braccia e gambe venivano legate a due cavalli poi lanciati in direzioni opposte fino a squartarlo.
    Ho sempre avuto paura di essere e non sono mai riuscita a farne a meno, ho vissuto nella paura di esistere ed ho fatto di tutto per diventare trasparente, un pò per la consapevolezza di appartenere a troppe categorie cosiddette ‘deboli’ (le donne, gli omosessuali, i terroni….) e un po’ per vigliaccheria. Ma dentro accumulavo fuoco, lava, lacrime, sudore e sapevo che primo o poi sarebbe esploso tutto d’improvviso, un’eruzione degna di fare a gara con quella del Vesuvio.
    Il pennacchio di fumo dalle orecchie ha cominciato ad uscirmi molto presto, quando a 6 anni correvo da mia madre a chiederle che significava che mi chiamavo Benny e le chiedevo di spiegarmi chi ero al di là del mio nome e cognome e quando a Carnevale mi vestivo da principe azzurro (con tanto di cappello con la piuma e spada) mentre tutte le mie amiche delle elementari sfoggiavano pompose mise da damine dell’800.
    Crescendo lo spontaneità dell’infanzia si è scontrata duramente con la realtà e così sono cominciate le guerre interiori che ancora non hanno avuto fine. Mi sono resa conto di essere troppo diversa in troppe cose e così ho messo un bel tappo sulla bocca del mio cratere. La natura paranoica ed ansiogena della mia famiglia non ha aiutato per niente, anzi…mi sono state inculcate tutte le paure possibili ed immaginabili, soprattutto quelle legate all’essere una femminuccia.
    Da un lato sentivo i miei genitori parlare di storia, femminismo, diritti, uguaglianza e mi gasavo tutta, dall’altra mi sentivo pressata da continue raccomandazioni e non sapevo proprio se era più giusto ‘fare la brava’ per quieto vivere o combattere e correre dei rischi in nome della giustizia.
    Questo dilemma l’ho risolto da poco tempo. E quasi quasi mi arrestavano e Sonica e Penelope dovevano venirmi a portare purtualli e stecche di sigarette al carcere femminile di Pozzuoli.
    L’eruzione è cominciata e travolge tutto. Sono diventata insofferente, meno diplomatica e soprattutto….incazzata!
    Stanca di parole e desiderosa di fatti, di rendermi un po’ parte attiva di questa mia piccola vita.
    In occasioni di queste elezioni (vi prego solo per stasera non pensiamo ai risultati…abbiamo 5 anni per farlo) ho messo dei cartelloni appesi fuori al mio balcone che dicevano
    L’ITALIA DEI ‘VALORI’: IMMONDIZIA, DIOSSINA, PRECARIATO.
    Ebbene cari amici, oggi pomeriggio un signore esponente del partito dell’Italia dei valori si è presentato con i vigili urbani perché voleva i miei dati anagrafici, voleva denunciarmi perché non avevo il permesso per esporre quei cartelloni. Il tutto si è risolto col mio portinaio che non ha voluto dare i dati di nessuno e con i vigili urbani che hanno chiesto a mia madre, PER CITOFONO, di togliere quelle scritte.
    Le ho tolte. E ne ho messa una sola.
    Tredici fogli A4 tenuti in fila da una corda fanno del balcone di casa mia un piccolo inno alle eruzioni troppo a lungo represse….e su ogni foglio una lettera fino a formare la frase:
    COGITO ERGO SUM.
    Speriamo che gli eredi di Cartesio non si facciano avanti per i diritti d’autore.

  8. 8 donasonica said at 10:51 pm on Aprile 14th, 2008:

    sei la mia eroina! picchettiamo il carcere, ti organizziamo una fuga, ti copriamo la ritirata…e agli eredi di cartesi gli rompiamo il culo.

  9. 9 penelopebasta said at 10:52 pm on Aprile 14th, 2008:

    Clap clap clap clap

  10. 10 cate said at 10:27 pm on Aprile 15th, 2008:

    metti via la pistola, please

  11. 11 rz said at 4:50 pm on Aprile 16th, 2008:

    benny, dopo questo exploit quando ti leggeremo su un tuo blog? sei una grande 😉

  12. 12 rz said at 6:46 pm on Aprile 17th, 2008:

    guardati il link: non si vede nella colonna laterale, ma nel commento c’è 🙂