pezzo della settimana: Empress of/Kitty Kat

ursula rucker ovvero real poetry

Posted: Marzo 31st, 2008 | Author: | Filed under: persone | 9 Comments »

non vi ho ancora mai parlato della straordinaria Ursula Rucker,
che ho avuto la fortuna di vedere in concerto a niente di meno che
Monfalcone, vi risparmio la ricerca è vicino Trieste, nell’ambito di un
festival di poesia, potenzialmente molto bello se non fosse che al
posto del pubblico c’erano dei manichini. 

ve ne parlo?

direi di sì, così spezziamo il discorso GRRRLS che alla fine mi sta
impegnando davvero tanto, sia perchè ci sono un sacco di cose che
voglio e che sto effettivamente raccontando sia perchè molte altre non
me le ricordavo più o non le sapevo affatto, visto che nei primi anni
’90 non avevamo mica questo potente giocattolino dal quale vi scrivo,
indi per cui le notizie, i collegamenti e il materiale tante volte non
era facile da trovare. voglio dire stiamo parlando di ordini postali
per avere un minimo di dischi decenti.si ordinavano le cassette [non di
frutta, i nastri], dico vi rendete conto?ed eravamo felici come dei
bambini quando arrivavano pacchi di cassette che sapevamo sarebbero
durate meno di niente ma che erano l’unico modo per cibarci di cose che
leggevamo, cercavamo, suonavamo…ahhhhhrgh….ok stop nostalgia o come
cacchio si chiama.

ursula, chi è costei a parte un donna esagerata?

parole chiave: philadelphia [nasce e vive lì] roots [gruppo soul/funky con il quale ha iniziato a collaborare usando i suoi testi, peraltro i roots avevano cassandra wilson come vocalist e erika badhu
ogni tanto si faceva vedere da quelle parti, scusate se è poco] non
posso non aggiungere che in modo piuttosto casuale ha cominciato, i
roots avevano bisogno di un contributo di spoken word per il loro disco
what do you want more, ma la tipa che avrebbe dovuto fare l’intervento,
ossia la poetessa Ntozake Shange, non potè partecipare, così venne fuori il nome di Ursula et voilà], poesia [in quanto è una vera poetessa, le sue liriche sono assolutamente potenti e hanno dignità di poesia], spoken word poetry
[ossia il nome esatto di quello che fa, in quanto la sua poesia è una
poesia parlata, invece che cantata o solo scritta, la forma letteraria
nata all’incirca verso la fine degli anni ’80 e sviluppatasi attraverso
le "poetry slams" sorta di gare di spoken appunto che si facevano, e si
fanno ancora nei locali. ovviamente esisteva già da prima degli anni
’90, ma il movimento cui appartiene Ursula in effetti si sviluppa da
lì], impegno [perchè le sue liriche sono intense, potenti e
parlano di cose concrete e importanti di cui bisognerebbe parlare più
spesso con la sua stessa lucidità e energia: razzismo, sessismo,
classismo, capitalismo, omofobia, misoginia, violenza, odio,
isolamento, sfruttamento e così via; i temi prediletti sono le donne, e
per una volta tanto le donne include anche le lesbiche e il loro mondo,
e la loro storia delle donne fatta di sofferenza e sfruttamento e cancellazione
dell’identità, specificità e ricchezza. le sue liriche incitano a
lottare, a non sedersi, ad asciugare le lacrime e rivoluzionare il
proprio mondo.ora], rete [ursula è un artista che vive, lavora e
si esprime attraverso una fitta rete di collaborazioni, scambi,
partecipazioni, contaminazioni, vi segnalo degli artisti con cui ha
lavorato che io adoro King Britt, Josh Wink, Sonia Sanchez – un giorno faccio un post su di lei- 4hero e tanti altri], what a woman must do
[secondo me una delle canzoni più belle che abbia mai scritto e diciamo
un compendio del femminismo e di quello che deve essere il femminismo
oggi, sti cazzi direte voi…].

discografia:
non vi dico le cose precedenti, perchè dobbiamo concetrarci su di lei,
questi i dischi che ha pubblicato che si trovano tutti sul mulo,
tranquille.

Supernatural, Ovum/Slip ‘n’ slide UK, (1° singolo da
solista),
1994                                                                              

Supa Sista, !K7 records ,2001

Silver or Lead, !K7 records, 2003

Ma’ at Mama, !K7 records,2006

 

in giornata vi traduco il testo di what a woman must do, promise! 

(sonica chiama regina rispondi regina)

 

aggiornamento [grazie penelope!]

per darvi un’idea e della rucker e soprattutto di cos’è la spoken word poetry ecco qua:

http://www.youtube.com/watch?v=08hAEh8VsQc


9 Comments on “ursula rucker ovvero real poetry”

  1. 1 rz said at 2:11 pm on Marzo 31st, 2008:

    ahahahaha 🙂
    sto mettendo su un log della pasta madre apposta per te.

  2. 2 donasonica said at 2:34 pm on Marzo 31st, 2008:

    i do love u

  3. 3 Benny said at 3:35 pm on Marzo 31st, 2008:

    Regina se fai la traduzione ti regalo un cesto pieno di cornetti con crema e amarena

  4. 4 penelopebasta said at 6:22 pm on Marzo 31st, 2008:

    Questo post mi piace assaje.
    Ma il video?

  5. 5 donasonica said at 7:05 pm on Marzo 31st, 2008:

    quale video?

  6. 6 Benny said at 11:07 pm on Marzo 31st, 2008:

    Ahhhh sti femmene….

  7. 7 penelopebasta said at 9:07 am on Aprile 1st, 2008:

    prego sonica

  8. 8 donasonica said at 9:25 am on Aprile 3rd, 2008:

    ah…ora ho capito che volevi dire, un assaggio…quando abbiamo fatto il giro per evitare la madona dell’arco ti ho fatto un pò di traduzione al volo..già bella st’immagine noi che ci ascoltiamo a palla ursula nei vicoli di portici col quelli vestiti a devozione…jiiis!

  9. 9 Benny said at 2:33 pm on Aprile 4th, 2008:

    Si molto bella…prometto che d’ora in poi scriverò commenti meno ermetici 😉