Ou/Pisces Crisis review and live!
Posted: Aprile 22nd, 2014 | Author: donasonica | Filed under: new release | Tags: amy denio, ersilia prosperi, female jazz, italian jazz, ou, pisces crisis, sardinian jazz band, world jazz | Commenti disabilitati su Ou/Pisces Crisis review and live!quando ti arriva un cd spontaneo, per il piacere di farsi ascoltare e commentare, il minimo che si possa fare è ascoltarlo e poi farsene un’idea, cioè prima far parlare la musica, e poi magari cercare di capire con chi si ha a che fare.
Quindi prima le considerazioni personali, poi le notizie.
E allora siccome a noi piace condividere assai, il primo ascolto lo si fa prima di cena, insieme ad amici e amiche, davanti ad un buon bicchiere di vino, e in attesa del cibo preannunciato dai profumi: il verdetto è unanime, il che rende le cose per me più facili, ci piace. Ci piace a tutt*
Pisces crises, l’album scritto dalla compositrice e trombettista sarda Ersilia Prosperi, prodotto da Amy Denio ed eseguito dalla ricca e variegata band Ou scorre con grande piacevolezza e gusto, e riscuote apprezzamento da parte di tutt*, pure se trattasi di orecchie dedite ad ascolti assai diversi.
Dal sito della Denio, che per chi non lo sapesse è una multistrumentista originaria di Seattle, che in poche parole fa e ha fatto tutto, dall’ avant-garde jazz al folk passando per la world music, tiriamo fuori questa bella definizione della musica di Ou: gioioso world jazz folk anarchico.
Ed in effetti è proprio di questo che si tratta.
Questa band composta da tre musiciste sarde ovvero, oltre ad Ersilia, che suona tromba, ukulele e flicorno, Sabrina Coda, sax alto e soprano e Martina Fadda alla voce, e tre musicisti romani Luca Venitucci al piano e organi, Claudio Moscono al basso e Cristiano De Fabritiis alla batteria, vibrafono, kalimba e glockenspiel, interpreta la propria musica con allegria, e l’impronta jazz che pure è possibile scorgere anche nei pezzi più world dell’album, sembra essere il filo da seguire per non perdersi nella grande varietà di suoni, urla e invenzioni di tutti i musicisti.
E una delle cose che colpisce di più, è proprio la spontaneità che emerge prepotente da ognuno dei 12 pezzi che va a comporre l’album, che mantengono una forte impronta “live” pur essendo ovviamente registrati in studio. E che studio!
Ou si sono affidat*, grazi probabilmente ad Amy Denio e i suoi contatti, allo studio di un certo Chris Hanzsek, che, per le più distratte, a metà degli anni ottanta produsse proprio in quel di Seattle alcune delle band più importanti del grunge, come Soundgarden e The Melvins, ma che negli anni ha affinato lo stile e lavorato con gente del calibro di Bill Frisell e Robyn Hitchcock, e che contribuisce a dare a questo Pisces Crisis, come dicevo, proprio questo bell’impatto di freschezza e immediatezza.
Le canzoni hanno un approccio apparentemente leggero a temi che però non lo sono affatto: il famigerato e stantio concetto di “c’è la crisi” che dovrebbe, da un po’ di tempo a questa parte soprattutto, giustificare qualsiasi cosa; o la scarsa importanza che si attribuisce al nostro tanto sacro e tanto inutile “diritto al voto” (visto che siamo al terzo governo non eletto n.d.r.) fino alla chiusura di pochi versi in lingua sarda che sembrano mettere tutto a tacere, e col silenzio buono, quello che ascolta e non quello che semplicemente non emette suono, che intuisco essere una caratteristica della splendida cultura sarda, lasciar passare, almeno per un attimo, le paure e le preoccupazioni.
potete ascoltare e acquistare in un paio di click, in formato digitale, Ou/Pisces Crises da bandcamp
canzone preferita: wok
verso preferito: nel traffico con le macchine che t’arrotano (pedoni e biker sanno di che parlano!)
p.s. Ou saranno mie ospiti a Sisterhood is blooming esattamente il 22 Aprile dalle ore 21.00 circa per una esibizione live e intervista, sugli 87.9 di radio onda rossa, e in streaming dal sito ondarossa
e qui un video per farvi capire di che si tratta visto che siete delle pigrone:
http://www.youtube.com/watch?v=jD4s8gXFbgk