pezzo della settimana: Empress of/Kitty Kat

La mia Satrapi

Posted: Novembre 4th, 2007 | Author: | Filed under: live review | Commenti disabilitati su La mia Satrapi

La mia Satrapi era simpatica, un po’ bruttina, una tipa normale che non noteresti se non fosse che non e’ occidentale nei tratti e su questo non ci piove.  Ma che sicuramente in qualche punto del volto, magari un lampo negli occhi, un modo di guardare o di sorriso, rivelerebbe tutta la sensibilita’ di un artista che ha trovato un modo non scontato per dire delle cose. La Satrapi che ho incontrato non e’ come me l’ero immaginata, a parte per il non bella di cui sopra. Non e’ stata simpatica, mi ha dato l’impressione di una persona piuttosto seccata di essere dov’era, distante e magari sorpresa dell’affetto che aveva intorno. Internazionale e la sua festa non mi e’ piaciuta molto. Non mi sono piaciute le persone che ci lavoravano o volontariavano che hanno continuamente bisticciato con le persone che, seccate, si sono sorbite molte ore di fila in attesa senza nemmeno sapere se ce l’avrebbero fatta ad entrare. Non mi e’ piaciuto il senso di compiacimento che aleggiava per il successo (pare insperato) della manifestazione e la mancanza di professionalita’ a fronteggiare una situazione che per quanto imprevista, forse poteva essere comunque affrontata e risolta diversamente (oltre che essere prevista ovviamente: basta contare quanti giornali vendono! E che se le persone, soprattutto quelle che vivono al centro sud, fanno il giro delle edicole per trovare una copia di internazionale il sabato, perche’ il venerdi non arriva mai, e sono disposte a fare accordi sottobanco pur di avere una copia nascosta ad attenderli, e’ piuttosto facile che decidano di partecipare ad una festa del genere) . Insomma non e’ stato un bilancio positivo, e vi assicuro che la sto facendo corta, e la signora Satrapi che era una delle cose a cui tenevo di piu’ ha un po’ deluso le mie aspettative. E a dirla tutta per me che adoro i fumetti, e i fumetti della Satrapi sono tra i miei preferiti,un film ispirato a Persepolis non ha aggiunto niente di nuovo o di stimolante al lavoro su carta. Sono un po’ dura lo so, restano i suoi lavori e le cose belle che scrive, una bella frase sull’essere antimaschilista e non femminista, come qualcuno vorrebbe, e la risposta a come si era trovata a lavorare con tanta gente per il film, abituata com’e’ a lavorare da sola, risposta: ogni notte andavo a dormire pregando Dio che li facesse morire tutti!


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