pezzo della settimana: Empress of/Kitty Kat

23/08 villa ada blonde redhead ovvero di come non smetto mai di ricordare

Posted: Luglio 22nd, 2008 | Author: | Filed under: live review | 1 Comment »
 
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mi sveglio e in mente ho
(I Am Taking Out My Eurotrash) I Still Get Rocks Off.mp3
 

first of all: kazu makino e i fratelli Pace per l’ennesima volta a villa ada, domani perchè mentre scrivo è ancora martedì.
domanda: c’è n’è bisogno?
risposta: anche no.
 
e allora perchè ci vado?
 
perchè sono una fucking inguaribile romantica e nostalgica, mi piace tutto sommato farmi un pò di male ogni giorno da brava lesbica un pò maso [ma non troppo visto che sono sempre una mmls, ovvero una malemindedlesbian secondo le lesbiche che mi sono portata a letto…e che ne volevano ancora..ahhhhhhaaaahhh…lo so è molto mmls questa espressione ma non ho potuto resistere un pò di vendetta quando vieni smerdiata continuamente ce vò] e tutto sommato un tantinello ossessiva da brava femmina.
e non resisto mai a kazu makino che urla "EMAAAAIIIIII, EEEEMMMAAAAAIIIII, EEEEEMMAAAIIIIITUBIBLAMED……." con quella vocina che sembra uscita da un manga per non parlare del corpo da cui esce la vocina.
 
e li ho visti veramente duemila volte.
ora quale occasione migliore per affrontare il tema kazu makino chi è costei?
la signorina makino, mi piace parlare di lei come una signorina nonostante faccia coppia fissa da un secolo con uno dei gemelli pace, quello che dondola con la chitarra e se la mangia con gli occhi ogni volta che suonano, e immagino anche fuori dal palco, evidentemente vanta natali nipponici, ha incontrato i gemellini a newyork, loro in cerca di affermazione sulla scena indie newyorkese con tanto di diploma di musica in saccoccia, lei mentre finiva la scuola d’arte, il tutto pare in un ristorante italiano.
very romantic eh?
lei appare in un disco di arto lindsay e in uno di caetano veloso, con i blonde redhead ha creato uno stile molto originale, ma tanto lo sapete già tutte o no?
vabbè girovagando per il web in cerca di cose interessanti su di lei da dirvi, che peraltro non ho trovato, scopro che è considerata da tanti un icona per il suo stile nel vestire; eh già, diciamo che ha un fisico interessante e indossa cose che sulla maggior parte di noi poveri mortali sarebbero da ricovero, e sembra sempre bellissima.
colgo l’occasione per comunicarvi che ho scoperto che donne così esistono per davvero.
e si posson pure toccare. lucky me ^ ^  
ma tornando a noi, personalmente mi sono innamorata dei blonde redhead quando vivevo in england.
nello studentato dove vivevo c’era un tipo, credo si chiamasse james o qualcosa del genere, che diventò presto il mio spacciatore personale, di musica.
il ragazzo, che come potete immaginare era un incrocio tra il cantante degli strokes [da prima che comparissero casanova e company] e kurt cobain si faceva arrivare pacchi di dischi dagli states, mi invitava in camera sua e ci si sparava minuti felici di musica nuova che assolutamente si doveva sentire.
è così che ho scoperto, un bel pò prima di un sacco di gente, gli strokes, i white stripes, i blonde redhead, gli hives, e un sacco di altra gentaglia così.
che bello avere un spacciatore sempre fornito.
bei tempi davvero.
 
e non posso dimenticarmi la prima volta che li ho visti a napoli, al maschio angioino una cifra di anni fa, nessuno li conosceva [che novità] e kazu fu una vera rivelazione.
 
e chi se l’aspettava sta japanese tutta cosce co sta vocina incredibile che sembra che si spezzi ad ogni acuto invece no.
e poi li ho spacciati io ad un sacco di persone che sono passate nella mia vita.
a qualcuna sono paciuti assai.
proprio assai.
dubito abbiano mai imparato un singolo pezzo.
la storia della mia vita.
 
e quindi si riandrà a goderceli, il set lo sappiamo già. lo show sarà simile agli altri, saranno di poche parole come al solito, qualcuno parlerà in italiano a kazu la quale ad un certo punto sbroccherà un pochino perchè: io già faccio fatica a parlare inglese che non è la mia lingua, dico lo volete capire che l’italiano non lo so?[testuali parole dette durante un concerto a ferrara]
andrò a farmi soggiogare dalla batteria del "pace simone" perfetta come un orologio, e da due meravigliosi esserini che ondeggiano mentre si guardano cantare.
sarò quella riccia che quando fanno il pezzo di cui sopra si sbatte come una pazza, assieme ad una checca non riccia, che si sbatte come una pazza pure più di me, specie se il gin tonic è buono.

 

to sing along:

Am I?
Am I to be paid?
But I have to?
Could I try to?
Do I have to?
..I still get rocks off

Am I?
Am I to be plain?
But I need to?
Could I get to?
Do I have to?
I’ll be alright
..I still get rocks off

And it’s so inviting the world
Phrases song
And it’s so inspiring
That it might be all wrong
That I can seem to be alone
So long as you are gone

Am I?
Am I to be blamed?
But I need to?
Do I have to?
Could I get to?
I’ll be almost good
..I still get rocks off

And it’s so inviting the world
Phrases song
And it’s so inspiring
That it might be all wrong
That I can seem to be alone
So long as you are gone

Aahhh
Long gone
Now I know
I know how to call

You want

Am I?
Am I to be blamed?
But I need to?
Do I have to?
Could I get to?
I’ll be almost good
..I still get rocks off

And it’s so inviting the world
Phrases song
And it’s so inspiring
That it might be all wrong
That I can seem to be alone
So long as you are gone
 


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